La mente esiste perché in relazione. La mente isolata non esiste e perciò ogni processo, interno ed esterno, modifica la mente di entrambi i soggetti in relazione.
La mente è organizzata in forma gerarchica e si manifesta nel corpo, e in particolare nella struttura muscolare e nel linguaggio.
Il bisogno fondamentale nella relazione è il contatto. Per contatto s’intende la possibilità di fare esperienza di sé in presenza di un altro. Questo permette l’elaborazione delle esperienze e la costruzione di un senso di sé unitario.
Il bisogno di contatto si declina in molti modi che possono essere racchiusi in un duplice bisogno: essere amati e amare.
Mancanze ripetute di contatto nella relazione producono una divisone interiore (parte nascosta e parte manifesta).
Su questa divisione, e per mantenere questa divisione, si forma il copione: convinzioni su di sé, sugli altri e sulla vita, decisioni di sopravvivenza, schemi relazionali inconsci.
Il copione è generato dalla spinta vitale presente nella coscienza: istinto di sopravvivenza che è più forte dell’istinto di morte. La spinta vitale della coscienza va verso la salute e l’integrazione.
La funzione primaria del copione è salvare la relazione permettendo un certo senso di unità interiore.
Il copione può essere letto anche come la costruzione di speranze inconsce di salvezza e di auto salvezza.
Il copione può formarsi a tutte le età, in particolare quando siamo in una condizione di maggiore fragilità (primi anni di vita, esperienze di prolungato stress, lutti, cambi di vita, passaggi di stato di vita… traumi intenzionali o accidentali).
I primi anni di vita e l’esito delle relazioni primarie, la relazione con la madre prima di tutto e poi la relazione con il padre e con i fratelli, sono la struttura portante di ogni altra esperienza relazionale.
Lo sviluppo morale procede insieme allo sviluppo della coscienza. Il nostro cervello funziona secondo una morale naturale che ha le sue basi nella relazione. Anche lo sviluppo morale può contenere aspetti disfunzionali. Il copione può sostenere la costruzione della coscienza morale.
La disfunzione del comportamento è una forma creativa di adattamento al dolore nella relazione, la migliore che in quel momento della vita ciascuno poteva scegliere.
Tale disfunzione guarisce nella relazione e nella ridecisione delle proprie convinzioni inconsce. Non può esserci alcuna ridecisione al di fuori della relazione.
In questo processo ciascuno esercita la propria libertà e sceglie fino a che punto vuole arrivare.